26 Mar Auguri di Pasqua 2013
Ecco gli auguri di Buona Pasqua da Suor Laura e da tutta la comunità di Adwa
“Cari amici,
da Adwa, in questa Pasqua 2013, desideriamo condividere con voi il dono della SPERANZA.
Il nostro paese, l’Italia, sta vivendo un’eterna Quaresima, un simbolico Orto degli Ulivi, dove la Speranza sembra sudare sangue.
Da Adwa, dove crisi e miseria e fame e malattie e morti inutili sembrano da sempre la quotidiana realtà, vi invito a diventare a casa vostra MISSIONARI della Speranza. A mantenere cioè in vita le piccole speranze vostre e quelle di anziani, cassa-integrati, persone sole, esodati, giovani che non vedono un futuro.
Mi chiederete come si possa ancora parlare di speranza, oggi, vista la realtà che ci circonda.
PERCHE GESÙ È RISORTO. Questa la nostra incrollabile certezza, su cui poggia la nostra Speranza. Lui ha vissuto tutto quanto noi viviamo: tradimento, abbandono, incomprensioni, persecuzione, povertà, umiliazione, dolore, tortura, calunnia. Dopo tre giorni però ha vinto l’ultimo e più terribile dei nostri nemici, la morte.
Forti di queste certezze, accompagnate da voi, amici fedeli nel tempo, abbiamo continuato a perseguire il sogno dell’ospedale: con una sana dose di “pazzia” evangelica siamo riuscite a completarne la prima fase.
La fase uno dell’ospedale è l’ostello per la residenza dei medici che già vengono a operare nella struttura provvisoria della missione. Sarà anche la sede della scuola infermieri: a cosa ci servirebbero infatti i muri di un ospedale perfettamente attrezzato senza il personale preparato? La formazione professionale ed etica, basata sui valori evangelici e gli insegnamenti della Chiesa, è assolutamente prioritaria. La fase due, quella dell’ospedale vero e proprio, è in corso: siamo alle fondamenta e alla gettata del piano terra. È un enorme lavoro di movimento terra per realizzare terrazzamenti come nel resto della missione.
Con solenne cerimonia, lo scorso 31 gennaio abbiamo quindi inaugurato l’ostello per medici/infermieri, alla presenza di amici italiani e autorità etiopi. Una festa di canti, suoni, colori. Per noi è stata la prova tangibile della Provvidenza. Questo è vivere la Pasqua nella vita concreta: si passa attraverso la Via della Croce e il Calvario, ma alla fine, dopo “tre giorni” le promesse sono mantenute.
Al momento l’ostello è abitato da un team di medici e infermieri che operano problemi agli occhi: pare di assistere ai miracoli che si leggono nel Vangelo, quando la gente arrivava cieca e usciva con il dono della vista benedicendo Dio. Le loro benedizioni sono per voi, che con il vostro sostegno lo avete reso possibile. Sono cose che non cambiano il mondo, certo. Ma cambiano la vita delle persone.
Hewett, una nostra orfanella di 11 anni, gravissima per una appendicite acuta curata erroneamente come infezione urinaria, si è da poco ripresa e salvata miracolosamente. Se l’ospedale ci fosse stato, questa nostra creatura non avrebbe avuto tali complicanze e diagnosi errate. L’affidiamo alla Madonna, ma diciamo BASTA a queste sofferenze e morti inutili.
Regaliamoci a vicenda questo dono pasquale: agire verso noi stessi e chi ci sta intorno con lo stile di Dio. Per vincere le tenebre della notte, Lui accende il giorno. Adottiamo questo atteggiamento positivo, solare, vitale. Le tenebre allora si diraderanno, la vita trionferà in tutta la sua forza dirompente, la stessa che ha scoperchiato un sepolcro e l’ha lasciato per sempre vuoto.
Perciò BUONA PASQUA amici carissimi, a nome della comunità e di ciascuno dei vostri figli africani.”
Suor Laura