AUGURI DI PASQUA 2015

AUGURI DI PASQUA 2015

A voi amici che da molto tempo ci seguite e condividete con noi paternità e maternità di creature altrimenti destinate a scomparire.

A voi che da poco tempo avete conosciuto la realtà della missione e vi siete uniti agli amici che da anni camminano con noi.

A voi questa lettera che vuole essere augurio Pasquale e condivisione del progetto di Vita a favore di bambini e mamme che a voi devono la vita.

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La vita alla Missione continua tra scuola, oratorio, costruzione dell’ospedale, internato per bambine a rischio, collaborazione con le realtà che ci circondano.             
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Le sezioni della scuola sono ormai raddoppiate dalla materna fino alla 8a classe (terza media).
Quest’anno raddoppieremo la classe 9a (= 1a superiore) e, man mano, anche i restanti tre livelli che portano i nostri studenti all’università o all’inserimento nel mondo del lavoro. Sono migliaia di vite che ogni giorno possono guardare al futuro con speranza perché voi, che conoscete la gioia e la fatica di mandare avanti una famiglia, li sostenete.

La crisi colpisce fortemente i nostri paesi sviluppati: lascio a voi immaginare cosa significhi crisi qui, dove da sempre fame, povertà e malattia sono presenze costanti e quotidiane. Non ci sono ammortizzatori sociali, cassa integrazione o mense Caritas: si viene alla Missione e si aspetta, spesso senza neppure chiedere alcunché. dsc 7652Del resto la vera miseria si riconosce, lascia ferite su corpi che non hanno bisogno di parole. Aiutare un povero, salvare una vita, regalare vita ogni giorno sono le opere che ci rendono cari a Dio, collaboratori alla Sua opera di Creatore, Inventore e Amico della Vita. La vera Chiesa non è un edificio, ma una comunità di persone umane. Il rischio più grande di oggi è quello di profanare la vita spogliandola del suo valore primario e assoluto e sostituirla con il denaro, il possesso, la carriera, la politica. Umiliare la persona umana è il peggior sacrilegio che si possa commettere, specie se si tratta di poveri, bambini, famiglie e anziani: loro sono i PRINCIPI DEL REGNO agli occhi di Dio. Con loro Gesù si è voluto identificare, li ha amati, guariti e protetti fino a dare la vita. E ce li ha lasciati in eredità, come dono da custodire, come passaporto per essere riconosciuti Suoi amici nel giorno del giudizio: «… avevo fame … avevo sete … ero senza vestito … Mi hai sfamato, dissetato, vestito: entra anche tu nel mio Regno». Oggi, con linguaggio moderno adatto ai tempi che viviamo, ci direbbe: «… ero orfano in Etiopia e mi hai adottato a distanza … sono arrivato su una carretta del mare e mi hai soccorso … sono fuggito dalla guerra e hai aperto il tuo cuore alla mia tragedia … non hai guardato il colore della mia pelle e mi hai chiamato fratello …». Come dice Padre Ermes Ronchi: “…ogni corpo d’uomo è Tempio di Dio, fragile e bellissimo. Spesso sfigurato e ridotto a niente, proprio come lo è stato Gesù nella Passione: «…uomo dei dolori, familiare col patire, come uno dal quale ci si copre la faccia per non vedere…» (Isaia, 15). Ma anche se una vita viene considerata da qualcuno inutile, niente comunque vale quanto una vita. Perché con un bacio Dio le ha trasmesso il suo respiro eterno”.

Sono anni ormai che il costo per un’adozione richiesto a voi genitori a distanza è stato fissato al minimo di 1 € al giorno. Sapendo la fatica del vivere quotidiano anche per voi in Italia, ci siamo ripromesse di non aumentare la richiesta neppure di pochi centesimi, anche se il prezzo dei beni primari ha raggiunto livelli altissimi anche nel Sud del Mondo. Stiamo sfruttando il terreno destinato all’ospedale, ma ancora libero da costruzioni per la coltivazione di verdure con le quali sosteniamo la mensa delle famiglie assistite. Abbiamo acquistato altre pecore e conigli per fornire latte e carne. Le nostre mucche hanno aumentato la produzione di latte grazie anche all’intervento qualificato di Giuliano, ex-contadino volontario per due mesi alla missione. Ci inventiamo mille iniziative per far fronte ai bisogni sempre in aumento senza dover accrescere la domanda di aiuto a voi che già faticate ad accantonare la quota minima.

Grazie per questa fedeltà nel tempo e per l’accompagnamento cordiale e affettuoso dell’attività della missione. La Pasqua è celebrazione della Vita che risorge contro morte, miseria, malattia, ignoranza. In Cristo noi tutti risorgiamo, fratelli riscattati dal Suo patire. Compagni di viaggio con i poveri che avete aiutato verso la Vita che non finirà mai.

Da loro e da noi tutte della Missione Kidane Mehret BUONA PASQUA!

Suor Laura