30 Mar Auguri di Pasqua 2021 di suor Laura
Condividiamo la lettera di auguri di Pasqua di suor Laura Girotto per tutti gli amici di Adwa:
E siamo di nuovo a Pasqua, genitori a distanza e amici carissimi.
Rileggo la lettera di auguri dell’anno scorso e mi chiedo cosa potrei dirvi. “Buona Pasqua!” pare ingenuo e fuori luogo, sapendo che Pasqua significa novità di vita ritrovata, profumo di Risurrezione. Viviamo un momento storico che ci fa temere che non ci sarà futuro per il mondo che conosciamo. Siamo tutti sulla stessa barca, sballottata da onde di una tempesta mai sperimentata prima. E sembra che il Signore, con noi sulla barca, dorma. Sembra.
Molti di voi forse hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione o in smart working. I bambini sono a casa con la didattica a distanza e vanno seguiti, con tutti i problemi che questa comporta.
Occorre stare attenti a quanto e cosa si mette nel carrello della spesa, a ridurre al minimo le necessità di ogni giorno. La situazione è molto simile a quello che i nostri nonni hanno vissuto durante le due guerre mondiali.
Vi chiederete come se la cavano con la pandemia i vostri bimbi adottati a distanza, in luoghi dove povertà e miseria sono coinquilini presenti da sempre. Per assurdo il Covid-19 ad Adwa è L’ULTIMO DEI PROBLEMI. Perché?
Perché ad Adwa siamo in guerra dal 4 Novembre 2020. I giornali e la TV non ne parlano, è una delle tante “piccole guerre” che sembrano non meritare attenzione. Ma coinvolge 6 milioni di persone, spegnendo migliaia di vite innocenti. Sotto i bombardamenti con droni, carri armati, cannoni pesanti, migliaia di soldati hanno distrutto ospedali, scuole, fabbriche, aeroporti, monasteri e moschee. I raccolti, pronti per la mietitura, sono stati dati alle fiamme. Elettricità, comunicazioni, erogazione di acqua, trasporti totalmente bloccati. Violenze di ogni genere, stupri di donne e bambine, fucilazione indiscriminata di civili – bambini inclusi – saccheggio di case, negozi, uffici e istituzioni. Ecco perché da noi il Covid è solo uno dei problemi, e neanche il peggiore.
Per una grazia che neppure noi sappiamo spiegare, la missione, l’ospedale e la nostra gente non sono stati colpiti. Patiscono il terrore che accomuna tutti, ma sono assistiti da noi come meglio possiamo.
Nonostante questo, amici, mando gli auguri di una Pasqua serena, nella certezza che Dio resta fedele al soprannome che si era scelto e che noi ricordiamo soprattutto a Natale: EMMANUELE, il DIO CON NOI.
Questo pianeta di bellezza e di dolore sta vivendo un deserto di giorni, una Quaresima senza fine che però, ne siamo certi, sboccherà nella festa della Risurrezione.
Coloro che permettono alla Fede di abitare il proprio quotidiano, scoprono che la fatica di cucire l’oggi col domani non è tolta, ma apre piuttosto a domande, interroga, si interroga. Impariamo a trasformare la miseria incombente in misericordia. Riscopriamo l’assurdo dell’amore, quello che ha spinto il Figlio di Dio a diventare uno di noi, a morire sulla Croce per ciascuno di noi. Per poi risorgere e dare così inizio alla PRIMA PASQUA, festa della Vita vittoriosa sulla morte e sul dolore.
Nessuno obbliga a credere e ascoltare Cristo. Ma chi lo fa avrà in dono occhi di speranza e sarà costruttore di futuro. E la PASQUA ACCADRÀ davvero.
Auguri amici tutti, siate benedetti e consolati.
Suor Laura
Ascolta le parole di suor Laura e Carolina nella “Cartolina da Adwa” pasquale