15 Apr I messinesi possono aiutare i bambini etiopi
Articolo pubblicato dalla Gazzetta del Sud il 14 aprile 2011, a seguito dell’incontro ecumenico di Sr Laura alla Chiesa Valdese di Messina.
Ha le mani grandi suor Laura e quando ti parla arriva dritto al cuore. Non racconta “favole” ma le storie che le bruciano sulla pelle: quelle della miseria di un luogo dimenticato dove da vent’anni vive come missionaria: l’Etiopia.
Con quelle mani grandi ha salvato vite, alleviato la sofferenza di madri disperate, cullato i loro bambini. Spesso, troppo spesso, tra le sue braccia forti quei bambini li ha anche visti morire. Perché le mancavano le medicine: una cannula per fare una flebo, un semplice farmaco per fermare una gastroenterite, ancora oggi causa di morte per neonati che vivono a sole sei ore di volo da noi. Suor Laura è in Italia perché ha una missione da compiere: vuole costruire un ospedale ad Adwa. Con “le sorelle figlie di Maria ausiliatrice della missione Fidane Mehret” di cui fa parte, ha già realizzato una scuola dove i bambini vengono seguiti dai tre anni in su e si occupa dell’assistenza sanitaria d’emergenza nei locali della missione «ma è troppo poco – dice – in un luogo dove 1700 donne in età fertile muoiono ogni anno per le complicanze associate alla gravidanza e più di un bambino su 10 non arriva a compiere 5 anni». Per costruire il “suo” ospedale, ci vogliono 5 milioni di euro. Uno lo ha già raccolto e per trovare il resto sa che «le vie del Signore sono infinite e qualche strada si aprirà»…