24 Dic Lettera di Suor Laura Natale 2009
Cari Genitori adottivi e amici tutti,
è di nuovo Natale ed eccoci presenti per l’ormai tradizionale appuntamento di famiglia.
Con questa lettera avete certamente ricevuto anche la nuova foto del figlio/a che state aiutando a crescere a distanza. Osservate queste foto cercando di leggere oltre l’immagine stampata: gli occhi vedono una creatura che vi guarda e che, per il semplice fatto di esistere ancora, è un GRAZIE VIVENTE alla vostra generosità.
Quella è la foto di una persona che la vostra offerta quotidiana di 1 € ha salvato, che mangia, dorme, studia, sogna perché voi, giorno dopo giorno, continuate a sostenerla. Ha un nome, un cognome, una storia di povertà ma anche di speranza, un progetto di vita proprio come quello dei figli nati da voi.
Per tutte queste creature che affollano i nostri cortili vi diciamo GRAZIE!
Noi abbiamo la gioia di vederli crescere, voi siete coloro che rendono possibile questo miracolo.
Il Dio della Vita, Amico dei poveri che si è fatto uno di loro nascendo in una stalla da genitori operai, vi possa far sentire la grandezza di ciò che fate e che, ne siamo certe, continuerete a fare.
Ora qualche notizia sull’anno trascorso.
Abbiamo iniziato l’ultima classe, quella che conclude il ciclo della scuola superiore ed apre le porte dell’università. Quelli di voi che hanno condiviso gli inizi di questa avventura di amore per gli ultimi, ricorderanno i primi “cuccioli”, Benjam, Irina, Metkelle, Mebrihit, Mahari, Melles, Jonas e molti altri…Ora giovani adulti, belli dentro e fuori, impegnati negli studi e già nostri collaboratori nel dare una mano ai più piccoli. Dopo l’università, saranno la prima generazione di insegnanti/professionisti veramente preparati, con conoscenze serie ed approfondite.
Il progetto agricolo si è ampliato includendo un esperimento di allevamento ittico sfruttando la realtà della diga costruita da qualche anno. La “Tilapia del Nilo” (pesce d’acqua dolce), presente a tonnellate nel lago della diga, potrebbe contribuire a risolvere il problema endemico della fame. Il contributo proteico tanto carente nella dieta locale migliorerebbe enormemente la salute della gente. L’iniziativa dovrebbe creare un indotto con posti di lavoro e la creazione di microattività legate alla pesca e alla preparazione/vendita/consumo del pesce. A Francesco Turci, il volontario che ha reso possibile il tutto, un grazie grande ed il merito del bene che ne deriverà alla nostra gente.
La chiusura dell’anno scolastico 2008/2009 è stata un successo riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione: tutti gli allievi/e che hanno affrontato gli esami di stato nelle classi 8a e 10a sono stati promossi con ottimi risultati. Nelle altre classi uno solo non è stato ammesso e dovrà ripetere l’anno. Un bel risultato, se si pensa ad una scolaresca di circa 1200 allievi.
La venuta dei medici della ASPOS (Associazione Solidale Padovana Operatori Sanitari) ha segnato una pietra miliare nel progetto del futuro ospedale. In una sala operatoria, provvisoria e arredata con il minimo essenziale, si sono svolti interventi di chirurgia della mano, due isterectomie su donne anziane che soffrivano di prolasso da oltre 20 anni, un parto assistito da una ostetrica straordinaria per esperienza e professionalità. Hanno colpito e commosso tutti, autorità comprese, l’indiscutibile competenza e la passione di questi volontari (medico anestesista, due dentisti, un medico biologo, uno di base, un cardiologo, un oftalmologo ed una infermiera) che hanno prestato servizio ai nostri poveri in mancanza di attrezzature e macchinari adeguati, spesso ricorrendo soltanto alla propria esperienza… Come da nostra tradizione la priorità è stata data agli “ultimi”, ai piccoli, ai dimenticati. Un coro di benedizioni ha accompagnato la partenza di questo splendido gruppo che, da anni, si dedica al servizio medico volontario in molti paesi del mondo.
Quanto all’ospedale, stanno arrivando le attrezzature donate da vari enti e benefattori. Tutto il materiale ricevuto verrà imballato da vari volontari, sotto la guida di Giuliano, e preparato per la containerizzazione. Problemi? Infiniti! Dalla mancanza di denaro per le costruzioni, ai costi altissimi delle spedizioni. Dalla difficoltà di trovare il cemento, alla “lotta” con le varie burocrazie di Gibuti e dello Stato etiopico. Avremmo necessità di acquistare un camion con rimorchio per abbattere i costi dei trasporti di container e materiali da costruzione, tutti accessibili solo a centinaia di chilometri di distanza. Pensiamo ormai di essere vicini alla posa della prima pietra!
La Provvidenza, cui appartengono i poveri del mondo, ci farà trovare le persone disposte a lasciarsi colpire dal loro grido. La missione è stata costruita così, pietra su pietra, da voi cari amici e da tutti coloro che hanno risposto “SÌ” alla richiesta di Gesù “… avevo fame… avevo sete… ero malato… ero nudo…”. A voi, a tutti e ciascuno il Suo “… grazie, perché ciò che hai fatto per uno di questi piccoli lo hai fatto a ME!”
Vi benediciamo con mille benedizioni per quello che siete, per quello che fate nonostante i tempi difficilissimi che anche voi vivete.
Buon Natale!
Sr Laura & Co.