15 Lug ORTOPEDIA AD ADWA
L’ospedale missionario di Adwa si sta avviando verso il suo completamento. Nonostante il ritardo dovuto al coronavirus, si sta ultimando l’edificio. È stato fatto l’inventario della strumentazione medico-chirurgica già presente e di quella che ancora dovrà essere procurata, seguendo il piano delle priorità preventivate.
Per prima cosa si allestirà il reparto di Ostetricia e Ginecologia, indispensabile per ottenere il passaggio da Health Center a Primary Hospital. Si dovrà quindi attivare la Terapia Intensiva Post-operatoria, fondamentale per poter eseguire interventi complessi. Seguiranno la Chirurgia Generale e l’Ortopedia. Maternità, Medicina, Chirurgia e Pronto Soccorso sono le specialità fondamentali per ogni ospedale missionario. A breve, grazie al personale già presente, esse potranno essere attive ad Adwa.
Nella realtà della Regione, ha però un’importanza fondamentale l’Ortopedia.
Nella lunga attività medica svolta dai volontari ASPOS in questi anni nel Tigray, si è notata l’elevata incidenza di patologie di interesse ortopedico. Fin dall’inizio, una parte importante l’ha avuta la Chirurgia della Mano, che si può considerare appartenente all’Ortopedia, oltre che alla Chirurgia Plastica e Generale.
Sono stati visitati e trattati numerosi casi di traumi, di ustioni e di esiti ad esse legate, oltre a malformazioni, lesioni degenerative e reumatiche, neoformazioni, lesioni tendinee, nervose, vascolari.
Questo elevato numero e tipo di patologie viene trattato solo in minima parte negli altri distretti della sanità etiope. I motivi sono due: la non costante presenza di uno specialista ortopedico e, soprattutto, la mancanza di strumentazione adatta. Quante fratture e quanti loro esiti invalidanti si sono visti! Quanti bambini con i piedi torti congeniti, con piedi equini, con fratture di arti non adeguatamente trattate! Quanti pazienti rovinati da trattamento di “medicina tradizionale” ma ancora correggibili se la struttura fosse stata dotata del necessario. Va tenuta presente l’assoluta inadeguatezza dell’ortopedia etiopica: per un intervento possono essere necessari anche tre anni di attesa e il trattamento è quasi sempre inaccessibile alla povera gente per i costi elevati.
Quando l’ospedale della missione di Adwa potrà disporre di placche, viti, fissatori esterni, chiodi, endoprotesi e del relativo strumentario, la presenza anche periodica di specialisti potrà trattare le patologie “in elezione” e, soprattutto, potrà insegnare al personale medico presente come fare fronte alle urgenze.
Dott. Giampaolo Fasolo
Presidente di ASPOS