Adwa, dove cristiani e islamici sconfiggono insieme la povertà

Adwa, dove cristiani e islamici sconfiggono insieme la povertà

Riportiamo il bellissimo articolo uscito su La Stampa – Vatican Insider di Cristina Uguccioni

Adwa, dove cristiani e islamici sconfiggono insieme la povertà
 
Storie di convivenza tra credenti in Cristo e musulmani. Viaggio nella regione più depressa dell’Etiopia, a Kidane Mehret, la missione salesiana fondata dalla torinese suor Laura Girotto: «Con istruzione, lavoro e legami buoni costruiamo il futuro»

Dopo anni di guerre e carestie, cristiani e musulmani, qui, hanno in comune anzitutto la povertà, spesso anche la miseria più disperante. Siamo in Etiopia, ad Adwa, cittadina a 2.000 metri di quota situata nel Tigrai, la regione più depressa del Paese, al confine con l’Eritrea. Il 47% della popolazione, costituita da 30.000 abitanti, è di fede islamica, mentre la maggioranza è cristiana: in prevalenza ortodossi e protestanti. I cattolici sono circa il 2%.

La seconda cosa che hanno in comune cristiani e musulmani – poiché in gran numero la frequentano quotidianamente – è la missione salesiana Kidane Mehret, sorta 24 anni fa, la prima presenza cattolica dal 1620, anno in cui tutti i gesuiti presenti ad Adwa vennero scacciati. Furono gli anziani della città a chiedere ai salesiani di aprire una scuola, dopo aver visto la dedizione della Congregazione nella vicina valle di Makallè.

Studenti, orfani e mamme

La quotidianità della missione, un complesso di vaste dimensioni, racconta di vite protette, accudite, riscattate dalla povertà, dagli avvilimenti e dalle umiliazioni; vite che giorno dopo giorno costruiscono con tenacia il loro futuro in una salda rete di legami fraterni e di cura, quei legami che, da sempre, tengono insieme il mondo. Ci sono studenti, oltre 1500, felici di sedersi ai banchi della scuola (dalla materna alle superiori) e bambini abbandonati che trovano casa e affetto. Ci sono adulti che seguono i corsi di informatica e diventano manager nelle aziende e negli uffici pubblici e giovani donne e uomini impegnati nei corsi professionali che apprendono un mestiere e riescono a mantenere le famiglie. Ci sono mamme contente di imparare le nozioni base per accudire al meglio i loro bambini, e vedove, madri single, orfani di guerra e di Aids che tornano a sperare ricevendo l’assistenza, anche medica, senza la quale non potrebbero sopravvivere.

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