Storie di amore a distanza – prima parte

Storie di amore a distanza – prima parte

Pubblichiamo un po’ per volta le storie che tanti “genitori a distanza” hanno generosamente condiviso con noi, testimonianze di grande affetto, generosità, umanità.

Grazie di cuore a tutti!


 

Perché valga la pena essere genitore a distanza? Questa foto che ho appena ricevuto é la risposta. Sono genitore a distanza da pochi mesi e sono tremendamente felice. Ho la speranza che, con il mio piccolo aiuto, il futuro di Jerusalem potrà essere migliore. Anche se non sono la sua mamma, contribuendo alla sua crescita lei fa parte della mia vita, della mia famiglia.

Avere sue notizie, da Amici di Adwa e da suor Laura mi riempie il cuore. Con la speranza un giorno di portale personalmente un piccolo dono ed abbracciarla. E magari la piccola Jerusalem, ora assistita a distanza, potrà come adulta, pienamente formata, insegnare all’interno della missione.

Serena

La tua “tremenda” felicità è anche la nostra, Serena!

 

Sono ormai parecchi anni che io e mia sorella, entrambe ora anziane, abbiamo deciso un’adozione a distanza: ci è sembrato giusto condividere quello che avevamo con un altro essere umano meno fortunato di noi.
Milete è forse la terza bambina a cui il nostro contributo consente un percorso regolare di studi e quindi una prospettiva di vita migliore rispetto a ciò che sarebbe stato altrimenti. È sempre una gioia ricevere la loro foto e vederli così crescere, fino a quando ci viene comunicato che, finito il ciclo scolastico e avviati ad un lavoro, sarà un altro il beneficiario
Il nostro rammarico è sempre stato quello di avere avuto scarse notizie sull’adottata, e solo una volta all’anno con una foto che dimostrava la sua crescita, pur comprendendo che ciò avrebbe comportato un maggiore lavoro per l’associazione. 
Comunque ringraziamo l’associazione per il lavoro che quotidianamente svolge con tanto impegno e dedizione e speriamo di poter continuare a contribuire, sia pure modestamente, all’impegno che ciò comporta.

Maria Teresa e Raffaella

Siamo consapevoli che a volte c’è il desiderio di avere più contatti coi bambini di Adwa… Ma la scelta delle missionarie salesiane è quella di aiutare i bambini a vivere bene nel loro paese, dare loro opportunità di un futuro migliore, senza sentire il bisogno o avere aspettative di accoglienza in Italia. L’obiettivo è, un domani, “renderci inutili”, come dice suor Laura. Per questo non sono incoraggiati scambi diretti di corrispondenza tra bambini e i genitori a distanza.

 

Dal 2005 mia moglie ed io abbiamo deciso di avviare un’adozione a distanza. Il tempo trascorso ci ha dimostrato che non potevamo scegliere meglio. L’organizzazione guidata da Suor Laura con il suo carisma e con la sua inesauribile energia, amore ed intelligenza, ha reso possibile.
Con la bimba Taguas siamo ,dopo Samuel, alla seconda adozione ed abbiamo come gli anni scorsi ricevuto la foto che ci mostra i cambiamenti intercorsi e questa volta con il gradito Porta Foto che ci avete inviato.
Rispondere ai quesiti che ci ponete come genitori a distanza è tutto sommato molto semplice in quanto vogliamo contribuire, pur se in modo molto marginale rispetto a coloro che sono sul campo, a dare una qualche speranza di vita migliore a delle creature poverissime e senza speranza.
Le notizie che ci inviate regolarmente ci gratificano sul piano umano perché vediamo che ciò che pareva impossibile è diventata una concreta realtà grazie al vostro incessante lavoro.
Ci chiedete se ne valga la pena essere genitore a distanza e la risposta non può essere che una sola ossia un bel si grande grande perché, potendolo economicamente fare, tutti dovrebbero sentirsi obbligati ad aiutare chi è venuto al mondo meno fortunati di noi.
Essere genitore a distanza nella realtà, per noi è una semplice etichetta attribuita però al gesto della donazione che da molti anni amiamo fare con voi e con altre associazioni.
Crediamo però che sia giusto essere connotati in questo modo proprio per chi riceve il nostro aiuto, perché attraverso la presenza di queste figure genitoriali possa percepirne la presenza, anche se in modo virtuale, ed essere così rassicurato/a che gli sono vicini e che l’aiuteranno nella sua crescita permettendogli, come tanti bimbi di questo mondo, di sognare ed anche di poter realizzare i propri sogni. E’ questo messaggio che vorremmo trasmettere a Taguas perché abbia fiducia nei suoi genitori a distanza in quanto noi saremo sempre presenti o perlomeno sin che Dio vorrà.
Un ringraziamento a tutti ed in particolar modo a quella suora fantastica che è Suor Laura che l’abbracciamo con tutto il cuore.

Un affettuoso saluto da Ermanno e Mira

Il vostro contributo è davvero importante per questi bambini, e l’affetto e la fiducia lo impreziosiscono ancora di più!

“20 anni di storie d’amore a distanza” per Adwa e poco meno di vent’anni per me!

Avevo letto un’intervista a Suor Laura riportata su un allegato del Corriere della Sera e mi avevano colpito le sue parole.

Ho telefonato a Cento e il caso ha voluto che mi rispondesse proprio Suor Laura! Da quella telefonata ha preso l’avvio la mia adozione a distanza: una bimba che oggi è ormai una donna (e spero faccia parte di quel nutrito gruppo di persone che con riconoscenza prestano le loro competenze alla missione).

Ora mi ritrovo ‘mamma’ a distanza di un bimbo dodicenne di cui ho appena aperto la foto che mi è stata inviata: sguardo dolce e fiero! Oltre che mamma di tre figli/e adulti, oggi sono anche nonna di tre nipoti…ma provo nei confronti dei miei figli adottati a distanza la stessa tenerezza e lo stesso desiderio che crescano sani, consapevoli, generosi, capaci di incidere con le loro scelte e le competenze acquisite nel luogo dove svolgeranno le loro future attività e tra le persone che frequenteranno.
Sapere che il mio piccolo contributo annuale è comunque importante mi dà un’immensa soddisfazione: anche così si perpetua l’opera educativa e pedagogica che non conosce confini! Grazie!”

Vanna

E’ bellissimo sapere che i bambini di Adwa fanno un po’ parte delle vostre famiglie ed occupano un posto speciale nel vostro cuore!

“Cari Amici di Adwa,

   talvolta da un periodo difficile della nostra vita può germogliare un nuovo modo di stare al mondo: perché non curare le nostre ferite medicando quelle altrui?

   Così è stato fin dal 1999. L’adozione a distanza, prima di Haua fino al 2011 e dal 2012 di Samarawit , se da un lato ha contribuito alla crescita, all’istruzione e alle cure sanitarie di queste bambine dall’altro ci ha fatto sentire partecipi di quel villaggio che, secondo un locale proverbio locale dell’Etiopia, pare sia necessario per crescere un bambino.

   Le cose accadono. Poi noi le rivestiamo di parole. Un vestito che ci piace ricordare (e indossare) è un epigramma fulminante dello scrittore latino Marziale: “Quas dederis solas semper habebis opes”. Così ci piace tradurlo: “Avrai solo ciò che avrai donato”.

   Un forte abbraccio alla piccola Samarawit.”

   Isabella e Alfonso

 Grazie per averci donato questa massima così calzante all’esperienza del donare!

“Carissimi,

l’idea di adozione a distanza con gli Amici di Adwa trae spunto dal desiderio di fare memoria del dott. Luigi Cavalot, medico chirurgo (deceduto a Torino il 20 agosto 1997) che ha dedicato la vita e l’impegno professionale per chiunque gli chiedesse aiuto e assistenza specialmente nel quartiere Falchera di Torino e nelle zone agricole di Mappano. La scelta della missione in Etiopia è legata alla presenza di Suor Laura Girotto.
L’obiettivo è di destinare risorse monetarie per l’educazione e l’istruzione di minori con la speranza di favorirne l’inserimento in attività medico – sanitaria sempre nel ricordo del dott. Cavalot . La notizia del nuovo ospedale sembra un segno della Provvidenza.
Grazie per il coraggio dimostrato sul campo da Suor Laura in tutti questi anni e un saluto cordiale agli amici di Cento.”

Maria Luisa

E’ proprio vero Luisa: il ricordo di una persona deceduta attraverso l’adozione a distanza è il modo migliore per generare nuova vita! Ed il progetto di asisstenza sanitaria è come una eredità a distanza di questo grande medico.

Inviaci la tua storia di amore a distanza: comunicazione@amicidiadwa.org

Non sei ancora genitore a distanza? Vivi anche tu questa emozionante esperienza! Adotta un bambino di Adwa a distanza