Auguri di buona Pasqua 2023 da suor Laura

Auguri di buona Pasqua 2023 da suor Laura

Buona Pasqua Genitori a distanza, Amici, Sostenitori della missione!

Gesù è risorto dopo tre giorni dalla crocifissione. Ad Adwa, dopo tre anni di dolore e guerra impossibili da descrivere, finalmente si accendono luci di rinascita, di RISURREZIONE.

Definire finiti i problemi sarebbe una parola grossa: la ricostruzione, la ripresa, il dover ricominciare da zero sono una sfida quasi impossibile da accettare. Eppure il miracolo è che, nonostante il quasi milione di morti stimati, nonostante la distruzione di scuole, ospedali, fabbriche, la VITA vince, vuole intraprendere un cammino verso orizzonti di speranza e di pace possibili. Questo miracolo l’avete compiuto voi insieme a noi, che siamo rimaste con la gente. Non ci avete abbandonate anche se le notizie, per motivi di ovvia prudenza da parte nostra (ci avrebbero espulse dal Paese) sono state molto scarse.
L’Associazione Amici di Adwa ha fatto da mediatrice tra voi e noi, è stata il ponte tenuto aperto per mantenere accesa la speranza.

Le prime domande a cui rispondere sono: dove sono i bambini? E le loro famiglie, quelle che voi avete seguito per anni?
Li stiamo riaccogliendo alla missione, bambini già conosciuti e moltissimi altri mai visti prima. La scuola non è ancora ripresa anche se, grazie a Dio, la nostra non è stata toccata dalla guerra. Ma abbiamo spalancato i cancelli e il cuore a tutti quelli che cercano un luogo finalmente sicuro dove riprendere ad essere bambini e giocare.
Ci sono ancora centinaia di migliaia di rifugiati che hanno perso tutto. Ne nutriamo il maggior numero possibile con quanto è disponibile, ascoltiamo quello che si sentono di raccontare, diamo loro vestiti e coperte. Per i bambini è incredibile quali miracoli possano compiere un pallone da calcio, un pane fresco, qualche patatina fritta, un po’ di musica allegra.
Formalmente le scuole non sono ancora state riaperte in Tigray. Ma noi li portiamo in classe ogni tanto perché riprendano confidenza con penne e quaderni che purtroppo sono scarsissimi. La cancelleria è un lusso per pochi: in tutta la regione i libri, le biblioteche, i registri, i documenti sono stati bruciati o rubati dai militari svuotando i negozi. Quando li raduniamo in gruppi di lavoro e li lasciamo liberi di disegnare, i loro soggetti sono sempre armi, bombe, droni, incendi, violenza, persone uccise. Questo dice il trauma profondo che le creature portano dentro, forse a livello inconscio. Occorrerà molto tempo per curare ferite le cui cicatrici non scompariranno mai.
Ancora non abbiamo notizie di molti dei ragazzi e ragazze delle classi dalla seconda media in su, che l’anno scorso sono stati chiamati a combattere. Anche le famiglie sono all’oscuro della loro sorte: li si aspetta con grande speranza, ma il silenzio delle autorità a loro riguardo è difficile da sopportare.
Nonostante tutto questo, la speranza è viva, si guarda e si progetta il futuro. Il nostro ospedale, miracolosamente risparmiato come la missione, ha salvato decine di migliaia di vite. Ora si tratta di riprendere i lavori per il completamento della seconda ala, interrotta da tre anni. Anche per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto. Infatti abbiamo usato parte del denaro destinato ai nuovi muri per nutrire e curare la gente, i feriti, per mantenere in vita la vita.
Appena possibile, quando le comunicazioni (anche quelle danneggiate/distrutte) saranno state davvero ristabilite, vi manderemo fotografie e notizie più accurate: intanto restateci vicini, facciamo sì che questa Pasqua 2023 sia davvero di Risurrezione per il mondo intero. GRAZIE DI CUORE!

Suor Laura e tutti i sopravvissuti di Adwa

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