Oltre al programma di adozione a distanza e al progetto Ospedale, anche gli altri progetti in corso ad Adwa sono mirati a garantire la sostenibilità della missione anche nel futuro, con l’obiettivo di renderla, poco per volta, autonoma da interventi economici esterni e liberandola dall’assistenzialismo.
La missione si prefigge l’obiettivo di traghettare la popolazione verso un’economia alternativa basata su attività artigianali e di piccola industria, data l’impossibilità di continuare l’antica tradizione di un’economia basata su pastorizia ed agricoltura (danneggiata da guerra chimica e deforestazione).
In sintesi, possiamo dire che “l’Etiopia deve essere salvata dagli Etiopici”.
Alla missione di Adwa da anni è stato avviato un programma di coltivazione e allevamento, nonchè di preparazione di integratori alimentari per curare i bambini e le mamme denutriti.
Nel corso degli anni si sono avvicendati numerosi volontari che hanno avviato serre e stalle.
Dal 2016 è arrivato anche il responsabile in loco del progetto: Giovanni Marchetti lavora alacremente ad Adwa.
L’educazione è proprio il carisma delle salesiane di don Bosco. E’ il dono più prezioso che possono offrire nelle missioni in tutto il mondo.
Anche la missione Kidane Mehret di Adwa è nata con la creazione di una scuola, a partire dalla materna e dalla classe prima, per accompagnare i bambini in tutto il percorso di studi fino al diploma e all’ingresso nel mondo del lavoro o università.
Parallelamente, per gli adulti, ed in particolare per le ragazze madri che per prime Suor Laura accolse, la missione ha sempre offerto formazione professionale. Insegnare un mestiere a chi non ha potuto avere un’istruzione di base è il primo passo verso l’autonomia e la dignità delle persone.
Ecco quindi le basi del progetto Educazione:
I molteplici laboratori per la formazione professionale producono anche per la vendita sul mercato locale, instaurando un circolo economico virtuoso di autofinanziamento.
Attivando un mercato “povero” accessibile alle esigenze di un’utenza poverissima, in sinergia con le fabbriche locali dalle quali si acquista la materia prima (ritagli della lavorazione, cascami di cotone della tessitura) a costo quasi zero.
Con i ritagli della lavorazione si producono indumenti intimi e coperte patchwork.
Con il riciclo di stracci e residui tessili anche minimi si ottengono materiali da imbottitura.
Il riciclo di carta serve per sopperire alla mancanza di legna o altri combustibili tradizionali.
Tutti questi prodotti vengono proposti sui mercati locali a beneficio diretto della gente. I ricavi vengono reinvestiti dalla missione quale fondo di rotazione per il nuovo acquisto di materie prime.
Non ci sono perciò dispersioni al di fuori dell’economia locale
N.B.: nel 2020 la pandemia ha costretto le scuole di tutto il mondo a fermarsi. Purtroppo lo scoppio del conflitto in Tigray non ha tuttora permesso di riaprire, per cui il progetto “Educazione” è momentaneamente sospeso, nella speranza che tornino presto le condizioni per accogliere nuovamente i bambini e gli studenti di ogni età, sempre nel cuore delle missionarie salesiane!