Aggiornamenti Tigray gennaio 2023

Aggiornamenti Tigray gennaio 2023

Ci sono tanti spiragli di speranza in queste prime settimane del nuovo anno per la popolazione del Tigray. La strada verso il ritorno ad una vita dignitosa però è ancora lunga e piena di ostacoli.

– Finalmente sono stati riaperti i primi voli commerciali (ovvero per passeggeri non operatori umanitari) sull’aeroporto di Mekelle e Shirè. Le foto pubblicate dai giornali sono commoventi: persone che rientrano a casa o dai parenti dopo 2 anni di blocco e baciano il suolo… Ci sono però ancora blocchi in uscita dalla regione: pare che – esclusi bambini ed anziani – i tigrini possano salire su un volo solo per motivi di salute…

– Finalmente la distribuzione di energia elettrica, le telecomunicazioni e alcune funzionalità delle banche sono state riattivate. Resta però il problema dei tanti dipendenti statali che non ricevono stipendi da anni. Inoltre, dopo tanto tempo di blackout, purtroppo chi riallaccia contatti viene a conoscenza di notizie nefaste: tanti parenti deceduti nel corso di questi due anni di cui non si sapeva nulla.

– Finalmente sono state sbloccate le consegne degli aiuti umanitari, anche se la disponibilità di carburante è sempre scarsa. Possiamo testimoniare che anche ad Adwa sono arrivati cereali, legumi, olio alimentare, distribuiti tra la popolazione e la mensa interna della missione ed ospedale. La Croce Rossa e Medici Senza Frontiere hanno consegnato alcuni medicinali e dispositivi medici, anche se non tutto il fabbisogno viene coperto. Unicef fornisce alimenti terapeutici per la malnutrizione. Comincerà inoltre a fornire il latte in polvere per sopperire al decesso o alla denutrizione di moltissime mamme.

Finalmente possiamo divulgare le prime foto ed i primi dati arrivati dall’ospedale Kidane Mehret di Adwa!!!

Ecco per esempio alcuni neonati bisognosi di terapia intensiva neonatale a causa della denutrizione durante la gestazione. Ora che la corrente elettrica è garantita, è possibile tenere accese le incubatrici e aumentare le loro speranze di vita!

La totale irreperibilità di farmaci per anziani e persone con malattie croniche ha acutizzato e aggravato molte situazioni e causato numerosi decessi prevenibili.

Ora può riprendere l’assistenza anche a questi pazienti che arrivano stremati in ospedale:

Ma qual è la situazione attuale?

  • l’esercito tigrino ha mantenuto l’impegno del disarmo, con la cessione delle armi pesanti all’esercito federale. Anche alcune truppe eritree si sono ritirate, lasciando una scia di razzie e violenze, ma perdura la loro pericolosa presenza in alcune aree, anche ad Adwa; così come le milizie etniche amhara, in particolare nelle zone di confine contese;
  • solo il 9% delle strutture sanitarie in Tigray è funzionante. Il ministero della sanità etiope ha stimato che serviranno 1,4 miliardi di dollari per la ricostruzione (fonte: dichiarazione del ministro Lia Tadese su africarivista.it)
  • la denutrizione acuta mette alla prova un’ampia fascia di popolazione del Tigray e zone limitrofe. In particolare colpisce le donne in gravidanza ed i bambini. Le stime parlano di oltre il 70% di mamme denutrite, che di conseguenza partoriscono neonati sottopeso con scarse probabilità di sopravvivenza, e che sono troppo debilitate per allattare al seno. Ad oggi non è ancora possibile importare latte in polvere in Tigray, servono permessi umanitari molto complessi da ottenere.
  • 5,4 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria (dati ONU – OCHA). Alcune zone periferiche tuttora non sono state raggiunte, soprattutto le aree che risultano ancora detenute da gruppi militari amhara ed eritrei
  • l’accesso al carburante è ancora limitato, con lunghe code per accedere alle scorte ridotte, mentre numerose strade di collegamento con le altre regioni risultano ancora chiuse o interrotte.

 

Approfondimenti:

– articolo di “Foreing policy” tradotto sul sito di Davide Tommasin “Etiopia, i tigrini hanno bisogno di un percorso verso casa dopo la guerra di Abiy”

– articolo su Fides “Il lento processo di pace in Tigray: ancora violenze e troppe limitazioni per gli aiuti umanitari

– aggiornamenti di Africa Rivista sull’Etiopia